Un alimento diventato di grande rilevanza nella cultura giapponese, getta le sue fondamenta dal Chiang, un condimento elaborato in Cina nel 100 a.c. a base di cibo animale (per lo più pesce, molluschi e pollame) che era messo a fermentare sotto sale e usato per arricchire di proteine una dieta prevalentemente basata su cereali e verdure.
I monaci buddhisti erano però alla ricerca di qualcosa che potesse integrarsi in modo efficace a una dieta strettamente vegetariana, e, nel tempo, riuscirono ad ottenere un nuovo prodotto a base di soia. Arrivato in Giappone, questo nuovo condimento ebbe una straordinaria evoluzione che oggi conosciamo con il nome di Miso.
Preparato in modo naturale e tradizionale, il Miso è un eccezionale alimento/condimento, molto ricco di proteine ed enzimi vitali. Questa predigestione provocata dalla fermentazione rende le proteine estremamente assibilabili, facendo sì che il Miso diventi un importante integratore di altre fonti proteiche, come i cereali.
La grande quantità di enzimi presenti nel Miso, stimolano e facilitano la digestione di proteine, grassi e carboidrati, inoltre i lattobacilli presenti, sono fondamentali per ripristinare una sana flora batterica intestinale, migliorando così l’assimilazione dei cibi e aumentando le difese nei confronti di malattie intestinali. Queste proprietà sono di grande valore in una società come la nostra, dove la dieta quotidiana è prevalentemente basata su carboidrati raffinati, zucchero, cibo animale, alimenti artefatti e farmaci.
Molti sono gli studi scientifici che hanno evidenziato l’importanza della presenza del Miso nella dieta quotidiana. Ad esempio, uno studio[1], ha rilevato che il Miso, ha la proprietà di neutralizzare l’Escherichia coli, agendo come agente pro biotico per prevenire l’infiammazione intestinale negli esseri umani.
E’ emerso inoltre che la sua azione non è benefica solo per il nostro intestino. Recenti studi[2] che utilizzano modelli ipertensivi sensibili al sale, hanno rivelato, infatti, che il Miso è efficace nel ridurre gli effetti del sale sulla pressione sanguigna. L’assunzione di una dose di Miso non aumenta la pressione sanguigna rispetto all’assunzione equivalente di sale. Inoltre, molti studi osservazionali clinici hanno dimostrato l’assenza di una relazione tra la frequenza di assunzione di zuppa di Miso e i livelli di pressione sanguigna o l’incidenza d’ipertensione.
Inoltre :
Dobbiamo tenere però presente che, tutte le proprietà del Miso appena elencate, non sono presenti in quello pastorizzato, in quanto, questo processo, inattiva i lattobacilli facendo perdere il suo effetto benefico.
Il Miso è uno di quei cibi che dovrebbe entrare nella cucina di chi vuole intraprendere un’alimentazione più sana. Il suo sapore è delizioso e, una volta assaggiato, diventa facilmente un ingrediente indispensabile, sia da utilizzare nella classica zuppa di Miso (da consumare quotidianamente), che nella preparazione di salse e condimenti utili a insaporire i nostri piatti.
INGREDIENTI
PROCEDIMENTO
Versate l’acqua in una casseruola e portate a bollore. Aggiungete le cipolle, coprite e fate sobbollire per alcuni secondi. Aggiungete le wakame, coprite e continuate a cuocere per altri 5 minuti. Diluite nella minestra il miso che avrete stemperato a parte, coprite e fate sobbollire per altri 1-2 minuti circa. Aggiungete lo zenzero, versate la minestra nelle singole scodelle e guarnite con del cipollotto tritato.
INGREDIENTI
PROCEDIMENTO
Unire gli ingredienti e condire pesce o verdure.
INGREDIENTI
PROCEDIMENTO
Mischiare in un suribachi il miso con il tahin e la cipolla, poi aggiungere l’acqua e fare una crema.
[1] https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32632955/
[2] Review of the health benefits of habitual consumption of miso soup: focus on the effects on sympathetic nerve activity, blood pressure, and heart rate – PubMed (nih.gov)
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