Menopausa, contro l’osteoporosi un aiuto dall’alimentazione

Con l’ingresso in menopausa le donne diventano più esposte al rischio di osteoporosi. È la riduzione del livello di estrogeni dopo l’uscita dall’età fertile a spiegare la relazione diretta tra questa malattia e la menopausa. Con uno stile di vita adeguato, però, anche il rischio di osteoporosi può essere contenuto e una delle strategie più vantaggiose, a tal proposito, è l’alimentazione. Naturalmente prima si comincia a mangiare sano, meglio è.

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In generale, nel mondo, dopo i 50 anni, una donna su tre subirà una frattura da osteoporosi. Anche gli uomini non sono immuni, sebbene l’incidenza sia minore con un caso su cinque. L’osteoporosi è chiamata malattia silente dal momento che non ci si accorge di soffrirne se non alla prima frattura.

Calcio e vitamina D

Mantenere ossa forti però è possibile, senza aspettare l’arrivo della menopausa ma agendo sin dalla giovane età. La salute futura delle ossa dipende molto dalla quantità di calcio che si è depositato al loro interno prima dei 25 anni. E all’introito di calcio ci pensa la dieta. Ma questo minerale non è il solo a cui bisogna pensare per la prevenzione dell’osteoporosi: l’accoppiata vincente è calcio+vitamina D. Il calcio è il cemento del tessuto osseo mentre la vitamina D aiuta l’organismo ad assorbire il minerale.

Sin da giovani è utile includere nella propria dieta alimenti che siano fonte di calcio. Ad esempio il latte e i suoi derivati, come yogurt e formaggi, meglio se con un contenuto ridotto di grassi. Oltre a questi ci sono altri prodotti che contengono calcio: sardine e salmone tra il pesce, frutta secca come mandorle e noci brasiliane, frutta come arance, albicocche, e la famiglia delle crucifere tra le verdure, quindi broccoli, cavolo, broccoletti.

L’apporto di calcio dovrebbe essere continuo negli anni nonostante il fatto che la costruzione del tessuto osseo si completi in età giovanile. Così come regolare dev’essere l’esposizione al sole per poter sintetizzare la vitamina D per il corretto assorbimento del calcio. Naturalmente l’esposizione al sole dev’essere fatta con criterio, senza esagerare nei mesi estivi e con le dovute precauzioni. (FONTE)

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