Il sulforafano, una sostanza contenuta nei broccoli, potrebbe rivelarsi utile per il trattamento del diabete di tipo 2. Un team di ricercatori provenienti, tra gli altri centri di ricerca, dalla Lund University di Malmö (Svezia), ha indagato i potenziali effetti di questo composto per il controllo della glicemia nei pazienti diabetici.
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In uno studio pubblicato su Science Translational Medicine gli scienziati hanno messo a confronto il profilo genetico dei tessuti interessati dalla patologia e quello di potenziali farmaci antidiabetici. In particolare sono stati presi in considerazione 50 geni associati al diabete e 3852 componenti. Tra questi il più promettente è risultato proprio il sulforafano, un composto naturale presente nei broccoli e in altre crucifere.
L’azione del sulforafano è stata testata su topi di laboratorio nutriti con una dieta ad alto contenuto di grassi o di fruttosio. Si è visto come il composto avesse migliorato la loro tolleranza al glucosio e ridotto la produzione di glucosio in cellule epatiche in coltura.
I ricercatori hanno poi somministrato l’estratto concentrato di broccoli a 97 pazienti con diabete di tipo 2 in un trial di 12 settimane. I partecipanti obesi hanno mostrato una riduzione significativa della glicemia a digiuno rispetto al gruppo di controllo.
Secondo i ricercatori il sulforafano potrebbe costituire una valida alternativa ai trattamenti disponibili per il diabete. Al mondo sono più di 300 milioni le persone colpite e circa il 15% non può ricorrere alla metformina a causa dei potenziali rischi alla funzione renale. (Fonte)
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