Dopo mezz’ora di chiacchiere al telefonino, occhio al rischio mal di testa. A seguito della recente sentenza della Corte d’Appello di Brescia, che ha costretto l’Inail a risarcire un uomo che aveva sviluppato un neurinoma, un tumore benigno del nervo acustico, per aver dovuto usare cellulare e cordless per tutto il giorno, la questione della sicurezza sull’uso dei telefonini torna alla ribalta. Al Congresso di Stresa ‘Headache 2017’, uno studio del gruppo di ricercatori diretti dall’ex presidente della Società italiana di neurologia, Aldo Quattrone, mette in luce i rischi di mal di testa dopo mezz’ora al cellulare.
Lo studio di Quattrone dell’Università Magna Grecia di Catanzaro indica che esiste il rischio di un’alterazione della pressione endocranica, che determina una cefalea che si scatena dopo mezz’ora di uso del cellulare. L’uso prolungato del telefonino può dunque scatenare mal di testa, concludono gli esperti, e d’ora in poi l’aspetto di questa aumentata pressione intracranica andrà ulteriormente indagato. (Fonte)
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