Il sospetto sulle finte vaccinazioni si allarga. Da Treviso a Udine. Sono cominciati oggi in Friuli Venezia Giulia i primi richiami per i circa 7mila bambini che sono stati vaccinati nei giorni in cui l’assistente sanitaria sospettata in Veneto di aver finto la somministrazione delle iniezioni scudo era in servizio nell’ex Azienda 4 Medio Friuli, prevalentemente nel distretto di Codroipo.
LEGGI ANCHE: Infermiera fingeva di vaccinare bimbi e gettava le fiale
La scelta di far ripetere le immunizzazioni varando una campagna straordinaria di vaccinazione è stata presa da una task force avviata fra Regione, Asuiud (Azienda sanitaria universitaria integrata di Udine) e Aas 3, dopo che il 20 aprile scorso l’azienda sanitaria di Treviso ha comunicato ai colleghi friulani che l’operatrice al centro dello scandalo scoppiato nelle scorse settimane nella Marca Trevigiana “proveniva per trasferimento” proprio dall’Azienda sanitaria di Udine, dove ha lavorato “da novembre 2009 a dicembre 2015 presso il distretto di Codroipo”.
L’Aas 3 in questi giorni ha costantemente tenuto informati i genitori sull’evolversi della vicenda. Sul fronte sanitario si è infatti deciso di muoversi subito con le verifiche, mentre la Procura di Udine ha aperto un’inchiesta sul caso. Nell’ambito del monitoraggio avviato dalla task force, fra lunedì 24 aprile e venerdì 28 sono stati effettuati prelievi ad alcuni dei bambini (poco meno di 200 famiglie hanno accettato di sottoporre i figli ai controlli). E “i primi risultati, per quanto parziali – ha comunicato l’Aas 3 – fanno pensare che una parte dei bambini controllati, che sono quelli che avevano effettuato l’intero ciclo con l’assistente sanitaria” Emanuela Petrillo, “non abbia ricevuto un ciclo completo. Pertanto si ritiene verosimile che in diversi casi” la donna “abbia ‘fatto finta’ di eseguire le vaccinazioni, ma non abbia in realtà iniettato i vaccini”. (FONTE)
Iscriviti e scarica gratis un PDF esclusivo.