Lorenzin: “Pillola abortiva in consultorio? La 194 non lo prevede”

La legge 194 “non sembra prevedere che i consultori possano essere considerati fra le sedi in cui effettuare interventi di interruzione volontaria di gravidanza”. Lo afferma il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, rispondendo a un’interrogazione, al Question time in Aula alla Camera, sull’annuncio della Regione Lazio di sperimentare gli aborti farmacologici nei consultori . “Le condizioni per effettuare l’aborto farmacologico, in coerenza con la legge 194 – ricorda il ministro – sono quelle indicate dalla legge stessa: possono avvenire in ospedali, case di cura indicate dalla Regione, poliambulatori pubblici attrezzati adeguatamente e collegati agli ospedali, autorizzati anch’essi dalla Regione”. Ma non si parla, appunto, di consultori.

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Per Lorenzin, “è evidente che la legge ha voluto garantire prima di ogni cosa le massime condizioni di sicurezza per la salute della donna, con riferimento a tutte le possibili modalità d Ivg, compresa quella farmacologica. Sono in vigore le linee di indirizzo, sulla base dei 3 pareri espressi dall’Iss nel 2004, 2005 e 2010, elaborate da una commissione interna al ministero e approvate il 14 giugno 2010. Linee di indirizzo tuttora valide, non essendo cambiati in questi anni i farmaci utilizzati per l’Ivg”. (FONTE)

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