Una bevanda zuccherata al giorno aumenta rischio di pre-diabete

Chi beve una bevanda zuccherata al giorno corre un rischio due volte maggiore di sviluppare il pre-diabete. Quest’ultima è una condizione caratterizzata da livelli ematici di glucosio superiori alla norma, ma non così elevati da determinare un diabete conclamato. Tuttavia, rappresenta il primo passo per lo sviluppo della malattia. Il consumo regolare di queste bibite, inoltre, risulta anche associato a un aumento dell’insulino-resistenza, un altro fattore di rischio per il diabete di tipo 2. È quanto emerge da un studio pubblicata sulla rivista Journal of nutrition dai ricercatori della Tufts University di Boston (Usa), coordinati da Nicola M. McKeown, che afferma: “Anche se non può stabilirne le cause, il nostro studio suggerisce che l’elevata assunzione di bevande zuccherate aumenta le probabilità di sviluppare condizioni che portano all’insorgenza del diabete di tipo 2. Se non attuano un cambiamenti dello stile di vita, i soggetti con prediabete sono destinati a sviluppare il diabete”.

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Gli autori hanno monitorato, per 14 anni, lo stato di salute e le abitudini alimentari di 1.685 adulti di mezza età. All’inizio dell’indagine nessuno dei partecipanti era affetto da pre-diabete o diabete. Tuttavia, al termine del periodo di osservazione, è emerso che i soggetti che consumavano un’elevata quantità di bibite zuccherate – circa sei lattine a settimana – correvano un rischio più elevato del 46% d’incorrere nel pre-diabete, rispetto a chi le beveva raramente o mai. Inoltre, i maggiori consumatori di queste bibite avevano anche l’8% di probabilità in più di sviluppare l’insulino-resistenza rispetto agli altri.

Secondo gli scienziati, l’indagine dimostra che l’assunzione elevata di bevande zuccherate predispone allo sviluppo del diabete di tipo 2. Ma osservano che il pre-diabete è una condizione reversibile, per cui se diagnosticata precocemente, può essere contrastata attraverso un cambiamento nello stile di vita. Il primo passo, quindi, potrebbe essere proprio l’eliminazione dalla dieta delle bibite zuccherate. “I nostri risultati supportano le raccomandazioni di limitare l’assunzione di bibite zuccherate, che possono essere sostituite con bevande più sane come l’acqua o il caffè e il tè non zuccherati – conclude il dottor McKeown -. Questa semplice modifica della dieta potrebbe arrecare un beneficio sostanziale alla salute delle persone che ogni giorno consumano bibite zuccherate e che corrono un maggior rischio di sviluppare il diabete”. (Fonte)

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