Cambiare stile di vita può far scendere la pressione sanguigna di 10 millimetri di mercurio (mmHg) in un anno. Lo evidenzia uno studio presentato durante il 66° Congresso annuale dell’American College of Cardiology, che si è tenuto dal 17 al 19 marzo a Washington (Usa), da un team di ricercatori canadesi diretto da Robert P. Nolan, della University Health Network di Toronto, che afferma: “Pensiamo che un intervento di consulenza sullo stile di vita possa integrare e ottimizzare l’efficacia della terapia farmacologica diretta ad abbassare la pressione alta”.
IN ALTO LA RICETTA PER CONTRASTARE LA PRESSIONE ALTA
Nel corso della ricerca, gli autori hanno coinvolto 264 persone dell’età media di 57,5 anni, iscritte al sito web della Heart and Stroke Association del Canada, che soffrivano d’ipertensione. Nello specifico, la pressione sanguigna della maggior parte dei partecipanti era circa di 140/90 mmHg, anche se nel 15% dei casi raggiungeva 160/100 mmHg. L’80% dei soggetti assumeva almeno un farmaco antipertensivo e durante la sperimentazione tutti i volontari hanno ricevuto regolare assistenza medica.
Gli studiosi hanno suddiviso i partecipanti in due gruppi: i primi fungevano da gruppo di controllo, mentre i secondi hanno seguito un trattamento di “e-consulenza”, ossia di assistenza via internet. In particolare, tutti hanno ricevuto un’e-mail alla settimana per quattro mesi, una ogni due settimane per i successivi quattro mesi e un’e-mail mensile durante gli ultimi quattro mesi. I messaggi di posta elettronica diretti al gruppo di controllo contenevano informazioni generiche, riguardanti gli stili di vita più adatti per mantenere il cuore in salute e per tenere sotto controllo la pressione sanguigna.
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Le e-mail inviate ai membri del gruppo di e-consulenza, invece, presentavano link a strumenti multimediali e interattivi, diretti ad aumentare la motivazione e le competenze necessarie per iniziare a condurre uno stile di vita sano. In particolare, includevano filmati in cui alcuni personaggi descrivevano gli sforzi compiuti per abbassare la pressione alta, strumenti per monitorare la dieta e il livello di attività fisica. Al termine dell’esperimento, durato un anno, i ricercatori hanno osservato che l’assistenza via web aveva stimolato i volontari a cambiare stile di vita, aiutandoli a contrastare l’ipertensione. L’indagine ha, infatti, evidenziato che i soggetti che facevano parte del gruppo di e-consulenza avevano una pressione più bassa di 10 mmHg rispetto all’inizio dello studio. I soggetti del gruppo di controllo, invece, in un anno erano riusciti ad abbassarla soltanto di 6 mmHg.
“Nell’intervento di e-consulenza abbiamo cercato di replicare l’esperienza che si prova nel seguire, per un anno, i consigli di un consulente in un rapporto faccia a faccia – spiega il dottor Nolan -. Abbiamo utilizzato le conoscenze apprese durante 60 anni di ricerca sulle tecniche motivazionali e sulla terapia cognitivo-comportamentale, usando le tecnologie a nostra disposizione. Crediamo che questo modo dinamico di coinvolgere i pazienti possa rappresentare uno strumento molto potente per promuovere il cambiamento del comportamento”. (Fonte)
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