Daucus carota, questo il suo nome botanico. La carota (dal greco karoto) appartiene alla famiglia delle Ombrellifere, e proviene con ogni probabilità dall’Afganistan, anche se cresce spontaneamente in Europa Asia e Africa del Nord.
È nota sin dall’antichità a greci e romani, che pur riconoscendone le virtù, non ne erano interessati per via della consistenza legnosa. Fino al 19° secolo, le carote coltivate erano di colore rosso, viola o nero, ed erano più dolci e saporite; queste varietà sono ancora reperibili attraverso il circuito Seed-Savers.
Di fatto, la carota arancione così come noi la conosciamo è un incrocio fatto (pare) in Francia poco più di 100 anni fa.
Una nota curiosa racconta che durante la seconda guerra mondiale, agli aviatori tedeschi che dovevano affrontare incursioni notturne si servivano tuorli di uovo e carote. Tutti sappiamo quanto questa verdura sia ricca di vitamina A, fondamentale per la vista in quanto, insieme ai carotenoidi suoi precursori, fa parte dei componenti della rodopsina, la sostanza presente sulla retina che dà all’occhio la sensibilità alla luce.
Vale la pena di ricordare che la maggiore concentrazione di vitamine nella carota si trova sulla parte più esterna, ovvero sulla buccia: quando la si consuma, è pertanto preferibile non toglierla e neppure grattarla, ma piuttosto passarla sotto l’acqua strofinandola con uno spazzolino duro, in modo da pulirla bene asportando una quantità minima di buccia.
Per molto tempo, la carota è stata demonizzata per via del suo indice glicemico; mentre si è poi rivelata essere una nostra potente alleata, oltre che un importante ingrediente se utilizzata come dolcificante, ad esempio nelle torte e nelle marmellate, ma anche nelle creme e nei budini.
Gli utilizzi culinari della carota sono assai vari: dalla preparazione di insalate, salse, marmellate e torte. In Francia, in passato, la carota era utilizzata per dolcificare cibi e bevande al posto dello zucchero e del miele. Nelle campagne si era invece soliti tostarla per essere usata al posto del caffè.
Della carota viene utilizzato tutto, ma questo lo sanno in pochi.
Ad esempio, il suo ciuffo meravigliosamente verde, viene buttato alla fonte. Se vi capita però di trovare carote con la foglia utilizzatela, è infatti un grande valore aggiunto sul piano nutrizionale.
Ma andiamo con ordine e conosciamo la carota in profondità:
1 – La radice ha talmente tante proprietà che non dovrebbe mai mancare nella dispensa, nello specifico:
2 – Le foglie sono una fonte importante di magnesio, calcio, vitamina C e vitamina K; hanno inoltre un’azione detossificante sul sangue. La clorofilla è un elemento importante in quanto si è visto essere uno stimolante fisiologico dei globuli rossi, e per questo motivo è un antianemico;
3 – I semi, raccolti a piena maturazione nella stagione autunnale, sono utilizzati per produrre l’olio essenziale, che viene particolarmente utilizzato nell’aromaterapia sottile per chiarire i momenti di confusione e dubbi, rinforzando lo sguardo interiore e aiutandoci nelle giuste scelte.
Essendo un tonico per la pelle, la carota è un ingrediente molto utilizzato nella cosmesi, ad esempio nell’oleolito per pelli mature.
L’oleolito alla carota si prepara con il metodo del sole. Le proprietà della radice, soprattutto le vitamine A e E, possono essere trasferite in questa soluzione. La radice viene finemente macinata e umettata con alcool puro in rapporto 10:1 (cioè se abbiamo 50 gr di carote mettiamo 5 gr. di alcool. Si aggiunge quindi olio di oliva o jojoba in rapporto 1:5. Poiché le carote contengono molta acqua teniamo l’oleolito al sole per 10-15 giorni evitando la formazione di muffe e di irrancidimenti con macerazioni prolungate.
L’utilizzo dell’oleolito di carota è un ottimo trattamento per pelli mature, secche e in tutte le preparazioni solari. Lo possiamo usare in modo assoluto, senza diluirlo, oppure come base per creme e olii.
Le carote sono una verdura poco amata dai bambini, per lo meno quando sono cotte.
Ho pensato di proporre questa ricetta sfiziosa che naturalmente può essere condita in modo diverso a seconda del gusto del bambino, ma potrebbe essere una buona proposta per inserire le carote nella loro dieta.
Ingredienti
In una pentola, portiamo a bollore dell’acqua salata e facciamo cuocere per 10 minuti le fave. Scoliamo e lasciamo raffreddare (per i più piccoli togliamo la buccia mentre sono calde).
Lavare le carote, tagliare e scottarle per qualche minuto in acqua bollente salata e poi scolare. In un mixer, unire le carote, la farina, il sale e mixare bene gli ingredienti.
In una pentola portiamo a bollore l’acqua salata e, aiutandoci con due cucchiaini, facciamo cadere nell’acqua il composto. Quando viene a galla, attendiamo un paio di minuti e raccogliamo con una schiumarola.
Frulliamo le fave con qualche fogliolina di menta e serviamo. Un ottimo piatto per tutta la famiglia.
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