Ci siamo mai chiesti davvero quanto può essere importante l’impatto delle nostre scelte alimentari sul pianeta?
Ormai questo è un tema abbastanza attuale, se ne sente parlare spesso, eppure sono ancora troppo poche le persone che prestano davvero attenzione alle loro scelte quotidiane per salvaguardare l’ambiente.
L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO), afferma che l’alimentazione, di fatto, ha un impatto ambientale addirittura superiore a quello delle industrie e dei trasporti, sembra impossibile, eppure pare sia così!
Il problema maggiore pare sia il consumo massiccio di carni, perché? Capiamolo con questi brevi calcoli riportati dalla FAO:
“La filiera produttiva dell’industria delle carni, contribuisce fino al 22 % dei gas serra prodotti annualmente dalla Terra. In altre parole, ogni anno, la produzione e il consumo di carne emette circa 8 miliardi di tonnellate di CO2. Nella foresta amazzonica, l’88% della foresta abbattuta è stata adibita a pascolo, la deforestazione continua a un ritmo sempre crescente.”
Alla luce di quanto appena detto scopriamo che, per garantire aree adibite a pascolo, l’uomo ricorre al disboscamento. Questo dovrebbe far sorgere immediatamente una semplice domanda: “quali sono i rischi?”
Qui di seguito descriviamo brevemente i quattro più importanti:
1). RISCHI IDROGEOLOGICI:
L’eccessivo abbattimento degli alberi aumenta notevolmente il rischio delle frane, delle alluvioni e degli smottamenti del terreno.
2). VARIAZIONI CLIMATICHE:
La deforestazione modifica, tra le altre cose, la mappa dei venti, questo implica variazione regionali del clima.
3). MINORE BIODIVERSITA’:
La distruzione delle foreste causa l’estinzione di numerose specie vegetali ed animali, con conseguente impoverimento genetico.
4). EFFETTO SERRA:
Rappresenta un’eccessiva concentrazione di anidride carbonica nell’atmosfera terrestre.
La società moderna, purtroppo, non ha saputo fare tesoro dell’esperienza dell’uomo antico, il quale sapeva osservare, valutare e rispettare la terra. Per questo l’uomo moderno, non si percepisce parte di un microcosmo nel macrocosmo, al contrario, si vede totalmente slegato e libero da responsabilità nei confronti della sua “casa”.
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Questa concezione, però, non potrà durare molto; ecco perché è necessario che ognuno di noi faccia qualcosa da subito. Il tempo a disposizione per salvare la terra non è molto. Qualcosa, però, la possiamo ancora fare, ed è proprio da questa evidenza che l’associazione L’ordine dell’ Universo vuole coltivare un ritorno alla semplicità, all’ascolto della terra, delle stagioni e del corpo.
In questi anni ci stiamo battendo perché venga riconosciuto all’uomo il diritto al cibo adeguato. Lo stiamo facendo con convinzione, dedizione, amore e passione, oltre a questo, però, è altrettanto importante, che ognuno di noi, nel “piccolo” della propria quotidianità, metta in atto delle scelte più consapevoli che rispettino sé stesso, gli altri e l’ambiente.
Per sapere quali sono le scelte alimentari a basso impatto ambientale è possibile affidarsi ad una doppia piramide: una alimentare e l’atra ambientale.
La piramide alimentare si affida a quelle che sono le linee guida della “Dieta Mediterranea”, mentre la piramide ambientale è stata creata analizzando qual è l’impatto sull’ambiente dei suddetti alimenti.
Quest’ultima, può essere di grande aiuto per ognuno di noi, nelle scelte alimentari, per salvaguardare la nostra salute, ed il nostro pianeta.
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Mi piace concludere questo articolo con questa frase, perché la trovo un ottimo spunto di riflessione:
“Insegnate ai vostri figli tutto ciò che noi abbiamo insegnato ai nostri: che la Terra è la madre di tutti. Tutto ciò che capita alla Terra capita anche ai suoi figli. Sputare a Terra è sputare su sé stessi. La Terra non appartiene all’uomo, è l’uomo che appartiene alla Terra. Tutto è collegato, come il sangue che unisce una famiglia. Ciò che capita alla Terra, capita anche ai figli della Terra.”
(David Servan-Schreiber)
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