Miglio, un cereale da rivalutare

E dopo il riso, anche il miglio, nel mese di settembre,  è in fase di raccolta. È un cereale che presenta notevoli proprietà nutritive,  oggi è conosciuto, per lo più, come mangime per gli uccellini, anche se, ultimamente, c’è una grande rivalutazione e rispetto per questo cereale.

Un po’ di storia in più

Il miglio è un cereale che fonda le sue radici, con molta probabilità, nell’Asia centrale o nell’India. Giunto in Europa, si diffuse sino all’avvento del mais, che lo soppiantò, per una maggior produttività e per una richiesta di minor lavoro agricolo. Alimento base per le popolazioni dell’Africa e dell’India di un tempo, oggi sfama circa un terzo della popolazione mondiale, ed è il sesto cereale per importanza a livello globale.

La nostra scuola salernitana, non lo riteneva un alimento di grande importanza, descrivendolo come: “Alimento freddo in primo grado, asciutto in terzo. Il pane fatto con esso genera pochissimo sangue e per niente pregevole, non è utile a quelli che vogliono accrescere la loro carne e ingrassare, ma solo a quelli cui si addice l’essiccazione degli umori superflui.”, ma in opposizione a quanto espresso, il pane preparato con la farina di miglio era presente fino agli inizi del 1300, e veniva descritto di un gusto delicato e gradevole.

Le proprietà del miglio

Il miglio apporta all’organismo carboidrati, grassi e proteine in misura più elevata rispetto ai cereali maggiori;  contiene minerali come calcio, potassio, zinco, rame, ferro, fosforo, fluoro, silicio e magnesio. È un cereale molto digeribile e ricostituente; serve per combattere infatti l’astenia sia fisica che intellettuale, rivitalizza i capelli, rafforza le unghie, e genera benefici alla pelle. È inoltre privo di glutine, adatto quindi per le persone intolleranti e allergiche.

Per il suo alto contenuto di minerali, è fortemente indicato nei problemi di osteopenia e/o osteoporosi; è un cereale alcalino e questo lo rende un aiuto al ridimensionamento del livello di acidificazione dell’organismo, e particolarmente indicato a chi soffre di acidità di stomaco.  Il miglio ha inoltre un’elevata attività antiossidante, abbassa il colesterolo e i fitati nel corpo.

Consigliato per le donne in gravidanza, si riteneva che il miglio fosse un forte protettore dall’aborto, inoltre, per il forte potere tonico, lo si suggeriva alle puerpere.

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Orientarsi tra i diversi tipi di miglio

In commercio il miglio è in vendita sotto diverse forme. Ecco quelle che noi consigliamo:

  • Miglio decorticato
  • Miglio bruno
  • Fiocchi di miglio
  • Farina di miglio

Come utilizzare il miglio in cucina

Il miglio non richiede ammollo ma va accuratamente lavato. Può essere utilizzato per la preparazione di zuppe, polente, insalate, gratin. La sua farina è ottima per biscotti, e crostate, ma non si presta particolarmente per i dolci lievitati.  Un ottimo dolce della nostra tradizione, da conoscere, è il migliaccio, inserito nei testi di Artusi.

Una ricetta ricostituente a base di miglio

Crema di miglio

  • Gr. 250 di miglio lavato
  • Gr. 750 di acqua
  • q.b. Sale marino integrale

Mettete il miglio in una pentola di acciaio con doppio fondo, e fatelo tostare per qualche minuto;  aggiungetegli l’acqua, portate a bollore, aggiungete il sale, abbassate la fiamma al minimo, mettete un coperchio che aderisca bene alla pentola e inserite tra la fiamma e la pentola, uno spargi fiamma. Cuocete per circa 30 minuti.

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