Una frase, quella con cui ho titolato questo articolo, che lessi durante un corso di cucina. Ancora non ero mamma, ma ricordo che queste poche parole mi rimasero impresse, insediando in me un piccolo seme, che oggi, diventata mamma, mi ha portato ad essere una paladina della buona e sana alimentazione per i bambini!
Nella nostra società “civilizzata” non c’è più nessuno che sia in grado di affidarsi completamente alla natura per vivere in armonia. Abbiamo soffocato il nostro istinto animale (termine che oggi ha assunto un’accezione negativa), non ascoltiamo più i segnali che il nostro corpo ci invia per guidarci nelle scelte alimentari e di vita, non siamo nemmeno interessati a conoscere gli effetti del cibo sul nostro corpo. Ci affidiamo alla conta delle calorie per sapere quanto dobbiamo mangiare e agli slogan pubblicitari per conoscere i nutrienti contenuti nel cibo.
Per questo non c’è da stupirsi se i neo genitori non hanno fiducia nelle proprie capacità di soddisfare i bisogni del proprio cucciolo, sentendosi invece più sicuri nell’affidarsi ai prodotti industriali, pensati e realizzati da laboratori per produrre nuovi gusti e alimenti nutrizionalmente perfetti. In più, ci si mettono le pubblicità, i guru della scienza della nutrizione, i superfood, le mode alimentari del momento… Insomma una grande confusione!
Cerchiamo di recuperare la fiducia in noi stessi e soprattutto in Madre Natura. Un neonato è come un germoglio: il suo corpo non è ancora completamente formato, eppure possiede già tutte le informazioni per diventare l’adulto che sarà. Proprio così, la Natura ha già in serbo per lui un piano ben preciso e i genitori, o chi si occupa di crescerlo, non devono fare altro che rispettarlo e assecondarlo. Questo lo possiamo fare con uno stile di vita sano e, ovviamente, con la giusta alimentazione.
L’industria alimentare, a dispetto degli slogan altisonanti che propone, non ha a cuore la salute dei consumatori, nemmeno se sono ancora in fasce (semmai ha a cuore le proprie finanze!). Oltre a non rispettare le linee guida proposte dall’OMS e dalla comunità scientifica sull’alimentazione in generale, e in particolare dei bambini, il cibo che propone sopprime inesorabilmente una qualità energetica che solo il cibo fresco possiede, quello preparato in modo semplice a partire da poche materie prime di qualità e cucinato con amore.
Da decenni le linee guida ministeriali sulla sana alimentazione ci dicono quali alimenti evitare, quali limitare e quali consumare quotidianamente, e queste raccomandazioni valgono anche e soprattutto per i nostri bambini:
Riassumendo in poche parole: cerchiamo di restare il più vicino possibile alla natura nella sua forma primaria e diffidiamo degli ingredienti raffinati o che hanno più a che fare con la chimica che con la cucina.
Tutto questo comporta un impegno non da poco da parte della famiglia, e in molti casi è necessario imparare a cucinare gli alimenti giusti nel modo giusto. Ma è davvero importante per uno sviluppo armonioso di corpo e mente nel bambino. Gli studi più recenti di epigenetica ci dicono che i primi 1000 giorni di vita del bambino, incluso il tempo di gestazione, sono quelli più importanti di tutta la sua esistenza, perché si pongono le basi della sua costituzione fisica. In altre parole, l’ambiente esterno, l’alimentazione e lo stile di vita sono in grado di modificare l’espressione dei geni ereditati da mamma e papà: una buona notizia, se sappiamo vivere in armonia ed equilibrio.
Scegliere il giusto cibo per il bambino, soprattutto in fase di slattamento, è a tutti gli effetti un investimento sulla salute del piccolo, ma anche su quella di tutta la famiglia. Infatti lo slattamento è un’ottima occasione per migliorare le abitudini alimentari di tutti, grandi e piccini.
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