Vitamine naturali VS integratori: quali scegliere?

Nell’ultimo anno, complice la pandemia, si è registrato un diffuso consumo di integratori, soprattutto di vitamina C e vitamina D. Il dottor. Alberto Donzelli – esperto di medicina preventiva e di alimentazione, che per noi ha curato la prima sezione delle Pillole di benessere e consapevolezza (disponibili gratuitamente per tutti gli abbonati) – ci spiega, prove alla mano, perché non è consigliabile fare così largo uso di integratori alimentari.

Vitamina C

La vitamina C è molto utile nel contrastare le infezioni – specie quelle tipiche dei mesi freddi, come raffreddore e influenza. L’uso di integratori alimentari a base di vitamina C può essere utile per quelle persone che si espongono al freddo in situazioni estreme, come per esempio possono essere gli sciatori, gli alpini, i militari; di contro non è provato sia ugualmente utile per le persone che fanno una vita tutto sommato standard, in condizioni non estreme. Anzi, alcuni studi hanno dimostrato che il consumo d’integratori di vitamina C favorisce lo sviluppo di calcoli.

Assunta attraverso i cibi invece la vitamina C è preziosa per contrastare le infezioni. Alcuni ricercatori neozelandesi hanno formato due gruppi di anziani e, durante i mesi invernali, a un gruppo hanno fatto assumere kiwi neozelandesi e all’altro banane, per lo stesso quantitativo. Dopo 1 mese e 2 settimane di pausa, hanno invertito i gruppi. “Si è evidenziato che il gruppo con la maggior ricchezza di vitamina C assunta con i kiwi ha avuto 5 volte meno raffreddore e 2 volte meno tosse e mal di gola. Quindi, sicuramente è da raccomandare un supplemento di vitamina C, ma attraverso i frutti nella loro interezza” conclude Donzelli.

Vitamina D

Anche per quanto riguarda la Vitamina D, il consiglio è sempre di assumerla da fonti naturali. Non si tratta di una vitamina presente in moltissimi cibi, per la verità. La troviamo in buone dosi nel pesce, specie quello azzurro, e in misura molto minore in alcuni formaggi e funghi. Per il fabbisogno del nostro organismo, basterebbe già solo un bel piatto di pesce una volta a settimana.

Un’altra preziosissima fonte naturale per assumere vitamina D è il sole: ebbene sì, basta anche un quarto d’ora al giorno di luce del sole sulla pelle per rifornirci della vitamina D di cui abbiamo bisogno. E a differenza degli integratori, di cui è facile abusare causando gravi scompensi, il corpo umano è in grado di autoregolarsi: così, quando la pelle diventa troppo calda, l’organismo smette di assorbire vitamina D per non averne in eccesso.

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