Giornata mondiale dell’alimentazione: tra coscienza e consapevolezza

Oggi, 16 ottobre, è la Giornata mondiale dell’alimentazione 2020 contemporaneamente alla commemorazione del 75º anniversario della fondazione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO) sul tema: “Coltivare, nutrire, preservare. Insieme. Le nostre azioni sono il nostro futuro”.

I numeri su questo argomento devono portarci ad una riflessione, ed evidenziano quanto fare la spesa, oggi più che mai, sia diventato un atto che sta acquisendo un significato sempre più rilevante:

  • Oltre due miliardi di persone non hanno accesso al cibo sano in modo regolare, che nutra e che sia sufficiente alla sopravvivenza;
  • ci sono 690 milioni di persone che soffrono la fame (un aumento di 10 milioni rispetto al 2019);
  • la monocultura è un problema che sta diventando devastante, e che uccide  la biodiversità: solo nove specie vegetali rappresentano il 66% della produzione agricola totale, nonostante esistano almeno 30 mila specie di piante commestibili;
  • il problema dell’aumento della fame va di pari passo con il costante aumento dell’obesità.

Cosa dice la scienza?

La comunità scientifica, da anni, lancia un allarme  sulla necessità  di rivedere al più presto alimentazione e stile di vita per poter riportare un equilibrio tra alimentazione sana per la popolazione mondiale e salute delle risorse del pianeta terra.

I dati emersi sono chiari.  Il cambiamento dietetico è necessario e richiede una drastica riduzione dei consumi di cibi potenzialmente dannosi, come la carne rossa, di almeno il 50%, con variazioni nel cambiamento in base alla regione, all’ambiente e alla persona.

Mentre si richiama l’attenzione sull’importanza di  un aumento superiore al 100% di  legumi, noci, frutta e verdura, con le relative modifiche in base al clima e alla regione, ecc.

Prevenzione a tavola sta cercando, attraverso i suoi corsi, di portare una maggiore sensibilizzazione sull’importanza che ricopre l’alimentazione nei confronti della nostra salute e quella del pianeta.

E’ ormai imminente l’uscita del nuovo corso dal tema le 4 stagioni, dedicato all’autunno, dove abbiamo cercato di far emergere quanto sia importante rispettare il ciclo naturale e i doni che la terra ci offre nel luogo in cui viviamo.

In questo corso una voce importante dalla scienza ci viene data dal Dr. Antonino Frustaglia, il quale fa emergere proprio questo lato di vedere l’alimentazione. Il mio intervento, nonostante si basi su di una conoscenza più filosofica, riesce a trovare riscontro con quanto detto dalla scienza, e sempre di più la scienza, nelle sue ricerche, trova riscontro nelle antiche medicine. Ultimo ma non per importanza il nostro Chef Francesco che con la sua semplicità ci accompagna alla preparazione di piatti prelibati, tradizionali, e semplici da preparare, anche se alcune ricette sono state pensate anche per chi vuole impegnarsi un po’ di più nelle preparazioni.

Chiudo questo articolo con una citazione di Carlo Petrini:

“la situazione agricola nel nostro Paese e più in generale in Europa e più in generale ancora, nel Mondo, è drammatica. Un sistema alimentare criminale, un iper-produttivismo che comincia a dare i segni di una sofferenza, non solo in campo ambientale, ma anche in campo sociale. I suoli erano più fertili, l’humus ha perso la sua ricchezza, manca l’acqua e l’agricoltura intensiva ha un consumo smoderato di acqua, per non parlare della qualità delle acque. Si parla inoltre a sproposito di gastronomia. Alla fine degli anni 50 il 50% della popolazione era contadina oggi solo il 3% di cui la metà supera i 65 anni. Il rispetto per chi lavoro il rispetto della terra per il cibo. Meno spreco, diritto e accesso alla terra”.

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