Da rimedio della nonna per chiome più lucide e forti a promessa anti-calvizie sotto la lente della scienza. Secondo uno studio giapponese, pubblicato in luglio sul ‘Journal of Medicinal Food’, nel tuorlo d’uovo si nasconde un possibile composto contro l’alopecia. Gli scienziati lo hanno chiamato Hgp (Hair grow peptide), dopo averlo sottoposto a una serie di test, dimostrando che stimola la crescita dei capelli e potrebbe quindi funzionare in alternativa ai farmaci oggi disponibili. Che non producono gli stessi risultati su tutti e sono gravati dal rischio di effetti collaterali.
Il nome ‘forte’ del team nipponico è quello di Satoshi Itami, del Dipartimento di dermatologia rigenerativa della Osaka University Graduate School of Medicine. Primo autore Toshio Nakamura della Pharma Foods International Co. Ltd., azienda di Kyoto. Nel lavoro i firmatari premettono che “l’alopecia si distingue in due categorie: androgenetica e non androgenetica. Un’anomalia delle funzioni biologiche androgeno-dipendenti provoca alopecia nei maschi, ma il ruolo degli androgeni nella perdita di capelli delle donne non è stato ancora chiarito”. Infatti “la modulazione dell’attività androgenica non è efficace in alcuni tipi di alopecia androgenetica femminile, come non lo è nei casi di alopecia non androgenetica maschile o femmine”.
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Siccome “nei polli il piumaggio inizia a svilupparsi precocemente, 14-15 giorni dopo la schiusa – osservano i ricercatori – abbiamo ipotizzato che l’uovo di gallina contenga un fattore chiave per la crescita dei capelli”. E così sembra essere.
“In questo studio – riassumono gli autori – abbiamo dimostrato che peptidi idrosolubili derivati dal tuorlo d’uovo stimolano la produzione di Vegf”, il fattore di crescita endoteliale vascolare (lo stesso stimolato da un noto farmaco anti-calvizie), nonché “la crescita delle cellule della papilla dermica del follicolo pilifero umano. Abbiamo anche scoperto che questi peptidi migliorano la crescita dei peli nei topi, e la crescita dei capelli nella calvizie femminile”. L’équipe asiatica ha infine fatto luce sul meccanismo d’azione dei peptidi idrosolubili salva-capelli individuati nel tuorlo d’uovo, e in particolare dell’Hgp.
La notizia è stata ripresa in queste ore dal ‘Daily Mail’, che parafrasando il detto popolare suggerisce come forse “un uovo al giorno può togliere la calvizie di torno”. Almeno stando a quanto indica questa “serie di studi in cui follicoli piliferi umani sono stati impiantati nei topi”, permettendo di osservare che il tuorlo d’uovo – e in particolare “un composto che può essere applicato o assunto” – è efficace perché “stimola la crescita di nuove cellule ciliate umane”. (Fonte)
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