I micrortaggi tengono a bada il colesterolo e non fanno ingrassare

Vengono chiamati micrortaggi, sono dei vegetali in miniatura e potrebbero aiutare non solo a mantenere la linea ma anche a ridurre il rischio cardiovascolare. A suggerire le potenzialità benefiche di questi alimenti è uno studio pubblicato sul Journal of Agricultural and Food Chemistry da un gruppo di ricercatori guidato dagli esperti del Centro di Ricerca in Nutrizione Umana di Beltsville (Stati Uniti) secondo cui le giovani plantule di cavolo rosso aiutano sia a ridurre l’accumulo di peso atteso quando si segue un’alimentazione ricca di grassi sia ad abbattere i fattori di rischio che mettono in pericolo la salute di cuore e arterie.

Il consumo di questi alimenti è sempre più diffuso. Dal punto di vista pratico si tratta di germogli di 1-2 settimane di vita che negli Stati Uniti sono utilizzati in cucina già alla fine degli anni ’80 e che da qualche tempo vengono proposti anche in Italia. In Brianza è nata addirittura una start up dedicata alla loro coltivazione, e il Dipartimento di Scienze Agro-Ambientali dell’Università di Bari è diventato un vero e proprio punto di riferimento nazionale per chi si interessa del settore. Dal punto di vista nutrizionale, invece, si tratta di fonti di sostanze utili più ricche rispetto agli ortaggi che si è normalmente abituati ad acquistare, e un numero sempre maggiore di ricerche suggerisce che a tale ricchezza potrebbero corrispondere maggiori benefici per la salute.

Gli autori di questo nuovo studio hanno voluto concentrare la loro attenzione sul cavolo rosso in virtù delle sue proprietà benefiche in termini di controllo dei livelli di colesterolo nel sangue. Gli effetti del suo consumo sono stati confrontati con quelli del consumo di micrortaggi della stessa specie in esperimenti condotti su topi alimentati con una dieta ad alto o a basso contenuto di grassi. “Abbiamo scoperto che l’aggiunta di micrortaggi attenuava l’aumento di peso indotto dalla dieta ricca di grassi – spiegano gli autori dello studio – Per di più, la supplementazione con micrortaggi riduceva significativamente i livelli circolanti di LDL [il colesterolo cattivo, ndr] negli animali alimentati con la dieta ad elevato contenuto di grassi e riduceva gli esteri del colesterolo nel fegato, i livelli di trigliceridi e l’espressione delle citochine infiammatorie nel fegato”.

“Questi dati – concludono i ricercatori – suggeriscono che i micrortaggi potrebbero modulare l’aumento di peso e il metabolismo del colesterolo e potrebbero proteggere dalle malattie cardiovascolari prevenendo l’ipercolesterolemia”. (Fonte)

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