Nel 2050 i batteri resistenti agli antibiotici uccideranno una persona ogni tre secondi, mietendo nel mondo 10 milioni di vittime. La resistenza all’antibiotico, indotta da un uso eccessivo e inappropriato di questi farmaci, è oramai una minaccia globale, che mette a repentaglio decenni di scoperte scientifiche. Così dopo le linee guida europee per un uso appropriato degli antibiotici il nostro Ministero della salute ha rotto gli indugi presentando un “Piano nazionale di contrasto all’antimicrobico-resistenza” che è ora al vaglio della Conferenza delle Regioni.
Per dare una sterzata ai consumi inappropriati il Piano punta prima di tutto alla formazione dei medici, a campagne di informazione ai cittadini, nel 64% dei casi ancora convinti che gli antibiotici servano a curare influenza e raffreddori, ma anche ad azioni mirate sui farmacisti, che troppo spesso assecondano le “terapie fai da te” di tanti assistiti, che chiedono di acquistare questa classe di medicinali senza ricetta medica. Di sanzioni non si parla, ma il Piano prevede anche un attento monitoraggio per rilevare anomalie nei consumi. A bacchettare medici e farmacisti troppo di manica larga potrebbero pensarci poi le Regioni, che com’è noto sulla sanità hanno ampie deleghe. Continua a leggere…
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