Dal 1999 negli Stati Uniti sono quadruplicate le prescrizioni di farmaci oppiacei, così come le morti per overdose, e il ‘killer’ n.1′ adesso si chiama ‘Fentanyl’. Secondo gli ultimi dati, infatti, questo potente analgesico oppioide sintetico appartenente alla classe delle fenilpiperidine, sarebbe responsabile di quasi 4.000 decessi avvenuti l’anno scorso, con un aumento del 600% rispetto alle morti per overdose di questo tipo del 2014.
In questi ultimi anni in alcune parti degli Stati Uniti le overdose per eroina sono virtualmente scomparse, ma quelle causate dagli oppiacei solo nel 2015 – ultimo anno di cui sono stati diffusi i dati dal ‘Centers for Disease Control and Prevention’- sono state ben 33.000 (15 mila usando prescrizioni mediche), su un totale di 52.000. Un numero ben superiore a quelli delle vittime della strada negli Usa. Considerando che nel quindicennio cominciato nel 2000 i morti per overdose da oppiacei sono stati in tutto 180.000, l’aumento è notevole.
E secondo un’inchiesta a livello nazionale del New York Times, nel 2016 si è registrato un ulteriore aumento di circa il 19%. Trend che sembra continuare in crescita anche nel 2017 nonostante le prime misure di contenimento. Quella degli oppiacei è stata infatti definita una vera e propria epidemia e il 10 agosto scorso il presidente Trump l’ha dichiarata ‘emergenza nazionale’. “La crisi degli oppiacei è un’emergenza nazionale, lo dico in maniera ufficiale. Spenderemo molto tempo, molti sforzi e molto denaro per affrontare questa crisi”.
Dichiarazione, arrivata dopo alcune tergiversazioni, ma che comunque permette ai governi statali di aumentare l’accesso al naloxone, un farmaco capace di invertire l’effetto dell’overdose. Le autorità sanitarie Usa stimano che attualmente gli americani assuefatti agli oppiacei siamo più di due milioni: almeno 1 paziente su quattro che si sottopone a una cura di antidolorifici per cause non legate ai tumori finisce per contrarre l’assuefazione. Inoltre, ogni giorno almeno 1.000 persone negli Usa sono trattate nelle strutture di pronto soccorso per emergenze legate all’abuso o all’uso sbagliato di antidolorifici. (Fonte)
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