La vitamina A potrebbe essere coinvolta nello sviluppo del diabete: sarebbe, infatti, capace d’incrementare la capacità delle cellule beta pancreatiche di produrre l’insulina. È quanto emerge da uno studio pubblicato sulla rivista Endocrine Journal dai ricercatori del King’s College London (Regno Unito), dell’Università di Lund (Svezia) e dell’Università di Göteborg (Svezia), secondo cui la vitamina A svolgerebbe un ruolo essenziale nello sviluppo delle cellule beta durante le prime fasi della vita e influenzerebbe il loro corretto funzionamento in età adulta.
Nel corso della ricerca il team britannico-svedese, coordinato da Albert Salehi, ha mappato 220 differenti recettori presenti sulla superficie della cellule beta pancreatiche, le cui caratteristiche non sono ancora pienamente conosciute. L’indagine ha permesso d’identificare un recettore della vitamina A. “Non esistono recettori superficiali non necessari nelle cellule umane – spiega il dottor Salehi -. Tutti hanno uno scopo che, in molti casi, risulta ancora sconosciuto, motivo per cui vengono chiamati ‘recettori orfani’. Quando abbiamo scoperto che sulla superficie delle cellule che producono l’insulina è presente un recettore della vitamina A, abbiamo pensato che fosse importante scoprire perché ci fosse e quale fosse il suo scopo”
Successivamente, il gruppo di ricerca ha analizzato il ruolo svolto dalla vitamina A nello sviluppo del diabete, utilizzando le cellule beta prelevate da alcuni topi affetti da diabete di tipo 2 e da un gruppo di roditori non diabetici. Durante l’esperimento, gli autori hanno bloccato parzialmente il recettore della vitamina A nella superficie delle cellule beta degli animali sani. Inoltre, hanno stimolato con lo zucchero la loro capacità di secernere l’insulina. Al termine, hanno scoperto che la funzione delle cellule era stata compromessa, tanto che la produzione dell’insulina era inferiore di quasi il 30%. Dopo aver confrontato queste cellule con quelle dei topi diabetici, hanno osservato che apparivano molto simili.
I ricercatori hanno anche scoperto che la resistenza delle cellule beta alle infiammazioni diminuisce in assenza di vitamina A. In caso di carenza completa, queste cellule finiscono per morire. Gli scienziati spiegano che l’incapacità delle cellule beta di sopravvivere e l’impossibilità di secernere correttamente l’insulina rappresentano le principali le cause dello sviluppo del diabete di tipo 2. Pertanto, ritengono che la vitamina A potrebbe svolgere un ruolo essenziale nell’insorgenza della malattia. Inoltre, pensano che la scoperta potrebbe aiutare a comprendere meglio anche alcuni tipi di diabete di tipo 1, in cui le cellule beta non si sviluppano a sufficienza durante le prime fasi della vita.
“Negli esperimenti sugli animali è stato osservato che i topi appena nati hanno bisogno della vitamina A per sviluppare le cellule beta in modo normale – conclude Albert Salehi -. Molto probabilmente, lo stesso vale anche per gli esseri umani. Pertanto, i bambini dovrebbero assorbire una quantità sufficiente di vitamina A attraverso la dieta”. (Fonte)
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