Una nuova guida digitale per aiutare i consumatori a evitare l’acquisto e il consumo di pesce sotto taglia, dal merluzzo, al nasello, dalla triglia allo scampo. A realizzarla è l’organizzazione per la tutela dell’ambiente marino Oceana, nell’ambito del nuovo regolamento Ue; un modo per controllare se il prodotto ittico ha una taglia minima di cattura fissata per legge e se corrisponde a quella di riproduzione.
Al momento l’Unione Europea ha fissato solo per 55 specie una taglia minima, che per molte è inferiore a quella che ne permette la riproduzione. ”La sovrapesca ha portato alla cattura di pesci sempre più giovani per soddisfare la domanda del mercato”, spiega Lasse Gustavsson, direttore di Oceana in Europa, secondo il quale la taglia di tutti i tipi di pesce dell’Ue dovrebbe essere uguale o superiore alla rispettiva taglia di riproduzione. Nella sola Europa, ricorda Oceana, il 64% degli stock ittici sono sottoposti a sfruttamento intensivo; il chè significa che le specie ittiche vengono catturate più rapidamente rispetto ai tempi di riproduzione naturale, per cui in mare e in tavola ci sarà sempre meno pesce. Per bloccare la cattura di specie di taglia giovanile, conclude l’organizzazione, occorre stabilire taglie minime per tutti i tipi di pesce venduti nell’Ue, fissandone le dimensioni in base a parametri scientifici.
Secondo uno studio commissionato da Oceana poterle rispettare farebbero aumentare del 60% le cattura sostenibili di pesce entro 10 anni. (Fonte)
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