Antibiotici negli allevamenti: conseguenze per l’uomo e l’ambiente
L'Italia si pone tra i Paesi Europei con maggior consumo di antibiotici: quali i rischi?
Secondo dati dell’agenzia italiana del farmaco (AIFA), l’Italia si pone tra i Paesi Europei con maggior consumo di antibiotici, addirittura doppio rispetto a Germania e Regno Unito, con un aumento del consumo del 18% tra gli anni 2000 e 2007. Come diretta conseguenza dell’abuso e della scorretta assunzione di antibiotici, l’Italia risulta inoltre tra i Paesi Europei con il più alto tasso di antibiotico-resistenza.
Sin dagli anni ’50, gli antibiotici utilizzati nel settore veterinario sono stati un mezzo per il controllo delle malattie infettive negli animali. Questi prodotti hanno importanza fondamentale non solo per il benessere dell’animale, ma anche per garantire la produzione di alimenti non contaminati, soprattutto in contesti legati agli allevamenti intensivi dove il propagarsi di infezioni costituisce un grave problema per la salute dei consumatori e un importante danno economico per i produttori.
Spesso, tuttavia, la somministrazione di antibiotici negli allevamenti non avviene per scopi terapeutici, ma è finalizzata ad una crescita più rapida dell’animale.
La promozione della crescita mediata da antibiotici somministrati nel mangime, avviene tramite alterazioni del microbioma intestinale dell’animale, con conseguente migliore digestione e miglior assorbimento metabolico di nutrienti. Questo processo favorisce lo sviluppo dell’antibiotico resistenza negli allevamenti, e attraverso il consumo di prodotti animali, il suo trasferimento dall’animale all’uomo.
5 accortezze per prevenire l’antibioticoresistenza:
- 1. Prestando attenzione nell’acquisto di carni e prodotti alimentari provenienti da allevamenti controllati sull’utilizzo di antibiotici
- 2. Non assumendo antibiotici (che sarebbero inefficaci) in caso di infezioni virali, come il comune raffreddore, la maggior parte dei mal di gola e l’influenza.
- 3. Assumendo gli antibiotici solo ed esattamente come prescritto dal medico.
- 4. Approfondendo con il vostro medico l’entità di eventuali infezioni batteriche, l’assenza di un’infezione batterica non richiede l’assunzione di antibiotici
- 5. Lavando frutta e verdura, soprattutto se sono consumate crude, in modo da eliminare eventuali batteri
Fonte: Blog AIRIcerca
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